Joint Electron Device Engineering Council (JEDEC).
Questo prende la forma di:
numero, lettera, numero seriale, [suffisso]
la lettera è sempre 'N' ed il primo numero di solito corrisponde al numero di giunzioni a parte 4N e 5N che sono riservati per i fotoaccoppiatori. Il numero seriale va da 100 fino a 9999 e non dice niente riguardo le caratteristiche del transistor.
Il suffisso (opzionale) indica in modo approssimativo a che gruppo di guadagno (HFE) appartiene il transistor:
A = guadagno basso
B = guadagno medio
C = guadagno alto
Nessun suffisso = senza gruppo (qualsiasi guadagno)
La ragione di questo raggruppamento risiede nel fatto che i dispositivi a basso guadagno sono leggermente più economici e quindi offrono un certo margine di risparmio negli acquisti di grandi quantità (1 cent di Euro in meno moltiplicato per 1.000.000 transistor fa un risparmio di 10.000 Euro).
Esempio- 2N3819, 2N2222A, 2N904, 1N4148.
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Japanese Industrial Standard (JIS)
Questo prende la forma di:
numero giunzioni, S, lettera, numero seriale, [suffisso]
La seconda lettera è sempre 'S' ed il primo numero di solito corrisponde al numero di giunzioni.
La seconda lettera indica l'area di applicazione secondo il seguente codice:
A: PNP HF transistor B: PNP AF transistor
C: NPN HF transistor D: NPN AF transistor
E: Diodes F: Thyristors
G: Gunn devices H: UJT
J: P-channel FET/MOSFET K: N-channel FET/MOSFET
M: Triac Q: LED
R: Rectifier S: Signal diodes
T: Avalanche diodes V: Varicaps
Z: Zener diodes
Il numero seriale va da 10 a 9999. Il suffisso (opzionale) indica che il tipo è stato approvato per l'uso da varie organizzazioni giapponesi.
Nota: poichè spesso il codice del transistor inizia per 2S, qualche volta viene omesso nella marcatura così che un 2SC733 diventa C733. Questo è possibile verificarlo abbastanza spesso nelle apparechhiature commerciali giapponesi (radio, registratori, ecc.).
Esempio- 2SA1187, 2SB646, 2SC733, 1SS133.
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Pro-electron.
Questo prende la forma di:
due lettere, [lettera], numero seriale, [suffisso]
La prima lettera indica il materiale di costruzione:
A = Ge (germanio)
B = Si (silicio)
C = GaAs (arseniuro di gallio)
R = materiali composti.
Non c'è bisogno di dire che oramai tutti i transistor iniziano per B.
La seconda lettera indica l'applicazione del dispositivo:
A: Diodo RF
B: Variac
C: transistor, AF, per piccoli segnali
D: transistor, AF, di potenza
E: Diodo Tunnel
F: transistor, HF, per piccoli segnali
K: dispositivo ad effetto Hall
L: Transistor, HF, di potenza
N: Fotoaccoppiatore
P: dispositivo sensibile alle Radiazioni
Q: dispositivo che produce Radiazioni
R: Thyristor, per basse potenze
T: Thyristor, di potenza
U: Transistor, di potenza, switching
Y: Rettificatore
Z: Zener, o diodo regolatore di tensione
La terza lettera indica che il dispositivo è per un uso industriale invece che per uso commerciale. Di solito è W,X,Y o Z. Il numero seriale va da 100 a 9999. Il suffisso indica il gruppo di guadagno a cui appartiene come per lo JEDEC.
Esempio- BC108A, BAW68, BF239, BFY51.
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Fuori standard.
Oltre a questi tre standard altri costruttori introducono la loro codifica personale probabilmente per ragioni commerciali (mettono nel loro codice il proprio nome) o per enfatizzare che appartengono ad applicazioni speciali.
I più comuni prefissi commerciali sono:
J: Motorola, di potenza, involucro metallico
MJE: Motorola, di potenza, involucro plastico
MPS: Motorola, bassa potenza, involucro plastico
MRF: Motorola, transistor per HF, VHF e microonde
RCA: RCA
RCS: RCS
TIP: Texas Instruments, transistor di potenza (involucro plastico)
TIPL: TI, transistor di potenza, planare
TIS: TI, transistor per piccoli segnali (involucro plastico)
ZT: Ferranti
ZTX: Ferranti
Esempio- ZTX302, TIP31A, MJE3055, TIS43.
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